masterbook |
|
| Ciao amici!!! :bye1.gif: Eccomi di nuovo qui a presentarvi il secondo appuntamento di questa rubrica. È passata una settimana, oggi mi sento malissimo, ho il raffreddore che non mi fa dormire e ieri ho passato tutto il giorno al letto con la febbre alta, ma volevo lo stesso postare perché oramai mi sono affezionata al nostro appuntamento settimanale... Basta con le ciance ora passiamo alle cose serie, ecco la rubrica ideata dal blog Should be Reading. Le regole di questa rubrica sono:1. Prendi la tua lettura corrente. 2. Apri una pagina a caso. 3. Condividi un pezzo in qualsiasi punto della pagina. 4. ATTENZIONE!! NON INCLUDERE SPOILER per non rovinare la lettura agli altri. 5. Condividi il titolo e l'autore in modo che anche gli altri possano individuare facilmente il libro e aggiungerlo alla propria lista di libri da leggere se interessati. Chiunque può commentare la mia Teaser Tuesday qui sotto o può esporre la propria. Ecco la mia scelta per oggi: Il romanzo è La strada per Virgin River di Robyn Carr che ho letto un po' di tempo fa e che mi ha fatto appassionare questa saga “ Era riuscita a restare vigile tutto il giorno, senza crollare, ma adesso aveva un unico desiderio: lasciarsi cadere a terra, nel fango, e restare lì sino a morire, per essere di nuovo con lui. Scese barcollando gli ultimi gradini e si aggrappò a un albero per non cadere. E vennero le grida, lunghe, alte, laceranti. Perché non abbiamo avuto almeno un bambino? Perché nemmeno questa piccola gioia ci è stata concessa? Avrei avuto qualcosa di lui, una ragione per continuare a vivere! Nel bar, Jack camminava avanti e indietro sentendosi frustrato e impotente. Conosceva il terribile dolore di un lutto, e la terribile difficoltà di superarlo. E non sopportava l’idea che Mel se ne fosse andata senza permettergli di confortarla. Finalmente aprì la porta per seguirla. La sua BMW era lì, ferma davanti alla veranda, ma lei non c’era. Jack si chinò a controllare se era seduta all’interno, poi la sentì piangere e gemere. Scese sotto la pioggia e infine la vide, aggrappata al tronco dell’albero, fradicia. Corse verso di lei e l’abbracciò da dietro, stringendola contro l’albero. La schiena di Mel si sollevava per i singhiozzi, la sua guancia era appoggiata alla corteccia ruvida. Il suono della sua agonia gli spezzò il cuore. Non l’avrebbe lasciata andare, pensò. Non poteva, anche se lei aveva detto di voler restare sola. A paragone di queste lacrime, quelle versate per la piccola Chloe sembravano trascurabili. Il pianto l’aveva afferrata e travolta, come una marea, e le sue gambe stavano cedendo. Jack insinuò le braccia sotto quelle di lei e la tenne in piedi, mentre la pioggia cadeva e li inzuppava. «Oh Dio, Dio, Dio» gridava lei. «Dio, Dio!» «Sì» sussurrò lui. «Va bene così. Sfogati. Butta tutto fuori.» «Perché, perché?» ululò Mel ansimando. Il suo corpo tremava e sussultava, scosso dal pianto. «Dio, perché?» Jack posò le labbra sui suoi capelli. «Sfogati» sussurrò. Lei gridò. Gettò indietro la testa, aprì le labbra e gridò con tutta la sua forza, un grido agghiacciante da svegliare i morti. Jack si augurò che nessuno li sentisse e nessuno venisse a disturbarli, interrompendo quello sfogo necessario. Voleva essere con lei, starle accanto, aiutarla. Da solo. Poi le grida si calmarono, vennero i singhiozzi. «Dio, non posso sopportarlo» pianse lei. «Non posso, non posso!» «Va tutto bene, piccola» sussurrò Jack. «Sono qui, ti tengo stretta.” So di aver scelto un pezzo (forse troppo lungo sorry) un po' triste ma di questo primo capitolo è stato proprio questo che mi ha colpito di più. Cosa ne pensate? Vi invoglia la lettura? Lo conoscete?Baci Erica ps. scusatemi,mi sono accorta che non ho postato la mia lettura corrente... sorry! Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:48
|
| |