Chi ben comincia, rubrica settimanale del giovedì

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masterbook
view post Posted on 23/1/2014, 13:09     +1   -1




Eccomi amici, sono qui oggi per presentarvi la mia terza rubrica, la rubrica del giovedì:

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto. Devo ringraziare Alessia perché questa rubrica che mi ha colpito tanto lo appresa proprio da lei.


Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Per oggi ho scelto un libro che ho letto nel 2013 di cui prima avevo visto il film e che mi ha lasciato un'impronta nel cuore:

I passi dell'amore di Nicholas Sparks

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“La mia vita cambiò per sempre quando avevo diciassette anni. So che, quando lo dico, alcune persone restano meravigliate. Mi guardano in modo strano, come se cercassero di immaginare che cosa potesse essermi accaduto allora, ma raramente mi do la pena di spiegare. Dal momento che sono vissuto quasi sempre da queste parti, non mi sento in dovere di farlo, se non alle mie condizioni, e questo richiederebbe molto più tempo di quanto la maggior parte della gente sembri disposta a concedermi. La mia storia non si può riassumere in due o tre battute; non può essere «confezionata» in modo chiaro e semplice, comprensibile all'istante. Nonostante siano passati quarant'anni, quelli che vivono ancora qui e che mi conoscevano in quel periodo accettano la mia mancanza di spiegazioni senza fare domande. In un certo senso la mia storia è anche la loro, perché è stata un'esperienza che abbiamo condiviso. Anche se forse io sono quello che l'ha vissuta più intensamente. Ora ho cinquantasette anni, ma ricordo ancora tutto, fin nei minimi particolari. Spesso ripercorro mentalmente quell'anno, lo riporto in vita e mi rendo conto di provare immancabilmente uno strano sentimento, fatto di dolore e di gioia. In certi momenti vorrei tornare indietro nel tempo per spazzare via tutta la tristezza, ma ho la sensazione che, se lo facessi, se ne andrebbe anche la gioia. Così prendo i ricordi come vengono, accettandoli in toto, lasciando che mi guidino tutte le volte che si affacciano alla memoria. E accade più di sovente di quanto io stesso desideri.”




Avrei voluto andare ancora avanti ma già così mi sembrava eccessivo, il libro probabilmente è già stato letto dalla maggior parte di voi, ma con questo incipit vorrei incoraggiare quei pochi che non l'hanno ancora letto. Io stessa molti anni fa ho visto il film: I passi dell'amore. A Walk to Remember diretto da Adam Shankman e solo ad ottobre 2013 ho scoperto di questo romanzo. Scandaloso vero? Comunque spero di aiutare e incuriosire i molti lettori che ancora non conoscono Sparks perché lui ci dimostra che l'amore può durare e resistere una vita intera... Se volete potete leggere la mia recensione qui.


Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto?

Aspetto i vostri commenti
Baci :D
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:00
 
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cla892
view post Posted on 27/1/2014, 12:31     +1   -1




ciao masterbook\erica, la tua scelta è molto molto romantica e smielosa. però sono profonde le parole che hai scelto.
partecipo anche io e ho deciso di mettere l'incipit di Eragon di Cristopher Paolini.

Il vento ululava nella notte, portando con sé un odore che avrebbe cambiato il mondo. Uno
Spettro, alto e flessuoso, alzò la testa per fiutare l'aria; aveva sembianze umane, ma i suoi capelli
erano cremisi e gli occhi rossi come braci incandescenti.
Batte più volte le palpebre, perplesso. Il messaggio era inequivocabile: stavano arrivando. E se
fosse stata una trappola? Soppesò ogni eventualità, poi ordinò in tono gelido: «Sparpagliatevi:
nascondetevi dietro gli alberi e i cespugli. Fermate chiunque si avvicini... o morite.»
Intorno a lui si mossero goffi dodici Urgali, armati di corte spade e tondi scudi di ferro dipinti con
simboli neri. Assomigliavano a esseri umani con le gambe storte, e avevano braccia tozze e
massicce, fatte per schiantare; un orrido paio di corna ritorte spuntavano dietro i piccoli padiglioni
auricolari. Fra sordi grugniti e borbottii concitati, i mostri si affrettarono a nascondersi nella
boscaglia. Ben presto il trambusto si acquietò e la foresta tornò silenziosa.
Lo Spettro scrutò da dietro un albero per osservare il sentiero. Era troppo buio per occhi umani, ma
per lui il debole chiaro di luna era come il sole di mezzogiorno; tutto si stagliava nitido e preciso
davanti al suo sguardo indagatore. La sua calma aveva un che di innaturale; nella mano stringeva
una lunga e pallida spada, la lama solcata da un lungo graffio curvo, fine come un capello. L'arma
era così sottile da penetrare fra una costola e l'altra, ma tanto robusta da squarciare la più solida
delle armature.

 
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masterbook
view post Posted on 28/1/2014, 12:16     +1   -1




Ciao Cla, si in effetti il romanzo da me scelto è molto romance ma se lo leggi capisci che sotto c'è di più, è un messaggio di vita...

sono contenta che hai deciso di partecipare anche tu, sei il benvenuto in ogni rubrica... anzi DEVI partecipare... :P ;)

Bella la tua scelta, anche io ho letto tutti gli Eragon anni fà, anzi forse mi manca l'ultimo... sono molto scorrevoli. In effetti sono state delle letture...
 
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masterbook
view post Posted on 30/1/2014, 15:41     +1   -1




Ciao a tutti! Oggi non è una buona giornata, sono molto raffreddata (di nuovo)... brrr!
Comunque a parte i miei malesseri voglio presentarvi il secondo appuntamento con questa rubrica.


2s0e62a




ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.

Oggi ero un po' indecisa e non sapevo quale libro proporre così ho deciso di scegliere il libro che sto per iniziare a leggere: Cupcake a colazione di Nora Roberts.

img_cupcakes_a_colazione



Il suo nome era Summer. Era un nome che evocava fiori dai colori accesi, temporali improvvisi, lunghe notti afose, e immagini di prati soleggiati e pennichelle all’ombra. Le si adattava. Mentre era là, in piedi, con le mani pronte, il corpo teso, gli occhi attenti, non si sentiva un fiato nella stanza. Nessuno, assolutamente nessuno, staccava gli occhi da lei. Si muoveva adagio, ma non c’era una sola persona che volesse rischiare di perdersi un gesto, un movimento. Tutta l’attenzione, tutta la concentrazione erano fisse su quella snella, isolata figura, mentre gli accordi di Chopin fluttuavano romanticamente nell’aria. La luce scintillava sui capelli di un ricco, caldo castano a riflessi dorati, accuratamente raccolti. Due piccoli smeraldi ammiccavano ai lobi delle orecchie. Il viso era lievemente arrossato, e quel tocco roseo metteva in risalto gli zigomi marcati e l’elegante struttura ossea. La tensione e l’intensa concentrazione accentuavano le pagliuzze d’ambra che punteggiavano il nocciola degli occhi. Le labbra erano morbide e piene. Era interamente vestita di bianco, un bianco semplice e senza alcun ornamento, ma attirava irresistibilmente l’occhio, come una farfalla in volo. Non avrebbe parlato, eppure tutti, nella stanza, tendevano l’orecchio per cogliere il minimo suono. La stanza era calda, i profumi forti, l’atmosfera tesa per l’emozione. Summer sarebbe potuta essere sola, per l’attenzione che prestava a quanti la circondavano. C’era solo una meta, un fine. La perfezione. Non si sarebbe mai accontentata di meno.


Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto?


Aspetto i vostri commenti
Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:01
 
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masterbook
view post Posted on 6/2/2014, 13:28     +1   -1




Ciao a tutti! Oggi non è una buona giornata, sono molto raffreddata (di nuovo)... brrr!
Comunque a parte i miei malesseri voglio presentarvi il secondo appuntamento con questa rubrica.

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.

Oggi vi parlo di un libro che ho sullo scaffale da un po ma che non ho ancora letto:

Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover



le%2Bcoincidenze%2Bdellamore



“Domenica 28 ottobre 2012
19:29

Mi alzo in piedi e fisso il letto, trattenendo il respiro per paura dei versi strozzati che tentano di uscirmi di bocca.
Non devo piangere.
Non devo piangere.
Cado lentamente in ginocchio e poso le mani sul bordo del materasso, accarezzando le stelle gialle sparse sullo sfondo blu notte del piumone. Le fisso finché non incominciano a tremolare dietro le lacrime che mi annebbiano la vista. Chiudo gli occhi e nascondo il viso, aggrappandomi alla coperta. Ora sto tremando e, improvvisamente, i singhiozzi che ho cercato di contenere con tutte le mie forze esplodono. Mi alzo di scatto, urlo, strappo la coperta da sopra il letto gettandola in mezzo alla stanza. Mi guardo attorno stringendo i pugni, cercando furiosamente qualcos’altro da lanciare.
Tiro via i cuscini, scagliandoli contro l’immagine della ragazza che non riconosco più riflessa nello
specchio. Piange e mi guarda in modo patetico: la fragilità delle sue lacrime mi fa infuriare. Corriamo l’una verso l’altra finché i nostri pugni non si schiantano sul vetro, mandandolo in frantumi. La guardo cadere sul tappeto in un milione di schegge luccicanti. Afferro la cassettiera e la ribalto, liberando un altro grido imprigionato da troppo tempo. Quando il mobile è a terra inizio ad aprire i cassetti, lanciando tutto quello che mi passa fra le mani, prendendo tutto a calci. Mi aggrappo alle tende blu e tiro, finché non spezzo il bastone che mi cade addosso. Mi avvento su una pila di scatole, afferro la prima, la scoperchio e la scaravento contro il muro, con tutta la forza del mio metro e sessanta.
«Ti odio!» urlo. «Ti odio, ti odio, ti odio!»”


Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto? Io non vedo l'ora...

Aspetto i vostri commenti
Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:02
 
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masterbook
view post Posted on 13/2/2014, 16:03     +1   -1




Ciao a tutti! Nuovo apuntamento con la rubrica del giovedì...

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.

Per oggi ho scelto un libro che ho in ebook da un po' di tempo:

Matched. La scelta di Ally Condie

matched_ally_condie_fazi



Ora che ho trovato il modo di volare, in che direzione devo percorrere la notte? Le mie ali non sono bianche e non hanno piume; sono fatte di seta verde che vibra al vento e si piega seguendo i miei movimenti: prima un cerchio, poi una linea retta e infine una forma inventata da me. Non mi preoccupa l'oscurità alle mie spalle; e nemmeno il cielo stellato che ho di fronte. Sorrido delle mie sciocche fantasie. Le persone non possono volare, sebbene, prima della Società, si narrassero miti su esseri in grado di farlo. Una volta ho visto un dipinto che li raffigurava. Ali bianche, occhi celesti, cerchi dorati sospesi sulle loro teste, sguardi rivolti in alto per la sorpresa, come se non riuscissero a credere in ciò che l'artista aveva dipinto: i loro piedi staccati da terra.
Erano solo favole. Lo so. Ma stasera è facile dimenticare. L'aerotreno attraversa la notte stellata scivolando con tale dolcezza, e il cuore mi batte così forte, che ho la sensazione di poter spiccare il volo da un momento all'altro.
«Perché sorridi?», mi chiede Xander, mentre liscio con cura le pieghe del mio abito di seta verde.
«Per tutto», gli dico, ed è vero. Ho aspettato così a lungo questo momento: il giorno del mio Banchetto d'Abbinamento. Oggi, per la prima volta, vedrò il viso del ragazzo destinato a essere il mio Promesso. Per la prima volta sentirò il suo nome. Non vedo l'ora. L'aerotreno corre, ma non è abbastanza veloce. Attraversa la notte quasi in silenzio, il suo suono fa da sottofondo alle voci dei nostri genitori, lievi come una pioggerellina, e ai battiti del mio cuore, rapidi come lampi.


Che dire un bel inizio, di sicuro attira molto la mia curiosità...

Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto? Io non vedo l'ora...

Aspetto i vostri commenti
Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:02
 
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masterbook
view post Posted on 20/2/2014, 16:33     +1   -1




Ciao a tutti! :bye1.gif: Nuovo appuntamento con la rubrica del giovedì, mi piacciono moltissimo le rubriche! :D Anzi vorrei farne molte di più, ne avrei trovate altre due interessanti ma non ho il tempo materiale per seguirle... :( comunque magari poi più avanti riuscirò ad organizzarmi meglio. Adesso passiamo alle cose importanti

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.

Per oggi ho scelto un romanzo erotico che ho già letto e di cui ho già parlato ma di cui non mi stancherò mai di leggere:

Cercasi cameriera... per ricevimenti privati nell'alta società di Andrea Danzi

png

Il foglio era bianco. Sentivo gli ingranaggi della mia mente molto arrugginita macinare in cerca di idee nascoste. Erano la mia linfa vitale, il mio ossigeno. Annaspavo, boccheggiavo nel buio della stanza, ma il lungo pomeriggio faticava a passare. La scadenza incombeva e la speranza di rispettare l'accordo scemava. Lo squillo del telefonino mi costrinse a distogliere lo sguardo dal bagliore del monitor. Sul display riconobbi il numero della mia ragazza.
<<ciao amore, come stai?>>
<<bene, sto preparando una bella cenetta. E tu? Stai ancora scrivendo?>>
<<si, sto provando a terminare il romanzo. Dovrei inviarlo alla casa editrice entro mezzanotte, ma per la parte finale non mi viene in mente nulla... nulla!>>. (...) (...)
<<aiutami dai. Stai cucinando, no? Descrivimi quello che stai facendo... stuzzicami con qualche giochino culinario>> proposi.
<<mmmm... ma sei affamato!>>
<<di te sempre!>> risposi.
<<certo che non abbiamo mai fatto sesso in questo modo... poi... beh... sei davanti al computer, vero?>>
<<ovvio!>>
<<potrei anche mandarti delle foto...>> rispose eccitata.



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto? A me è piaciuto moltissimo e spero di avervi incuriosito.

Aspetto i vostri commenti
Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:05
 
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masterbook
view post Posted on 27/2/2014, 16:39     +1   -1




Ciao a tutti! Nuovo appuntamento con la rubrica del giovedì... :bye1.gif:

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.

Per oggi ero un po' indecisa ma poi mi sono convinta per il romanzo:

L'ospite di Stephenie Meyer

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Ho scelto questo romanzo che ho letto un po' d'anni fa ma che mi sono ritrovata davanti ieri, mentre facevo un giretto nel web ho trovato un blog che proponeva un GDL proprio su questo romanzo. Purtroppo (sono una smemorata cronica) non mi ricordo quale blog era, anche perchè sono saltata da una parte all'altra per una bella oretta, altrimenti lo avrei citato volentieri... cmq mi ha fatto venire in mente il romanzo che ormai so a memoria perché lo letto un sacco di volte, è bellissimo e non vedo l'ora che venga pubblicato il seguito. So che c'è un secondo capitolo ma non so quando lo faranno uscire.
Passiamo ora all'incipit di oggi.

Prologo
L'inserzione

Il nome del Guaritore era Acque Profonde. Era un'anima, buona per natura: compassionevole, paziente, onesta, vir-tuosa e piena d'amore. L'ansia era un'emozione insolita, per lui. Ancor più lo era l'irritazione. Tuttavia, Acque Profonde abitava un corpo umano, perciò l'irritazione a volte era inevitabile. Tra i bisbigli e il brusio degli studenti di Guarigione all'altro capo della sala operatoria, si fece serio. Un'espressione che stonava, su labbra abituate a sorridere. Darren, il suo fedele assistente, se ne accorse e gli diede un colpetto sulla spalla.
«Sono soltanto curiosi, Guaritore» disse a bassa voce.
«L'inserzione è un intervento tutt'altro che interessante o difficile. Qualsiasi anima è in grado di compierlo, in caso di emergenza. Per quanto os-servino, oggi non impareranno niente.» Fu sorpreso di sentire la propria voce, di solito suadente, viziata da un accento severo.
«Non hanno mai visto un umano adulto» disse Darren. Acque Profonde alzò un sopracciglio. «Dimenticano come sono fatti? Non sanno cos'è uno specchio?»
«Sai cosa intendo: un umano selvatico. Senz'anima. Un ribelle».
Il Guaritore osservò il corpo privo di sensi della ragazza, prona sul tavolo operatorio. Mentre ripensava alle condizioni in cui si trovava quel pove-ro corpo malconcio quando i Cercatori lo avevano consegnato ai laboratori di Guarigione, sentì un'ondata di compassione. Quanto dolore aveva sopportato. Ovviamente, a quel punto era perfetta: totalmente guarita. Se n'era occupato di persona.
«È identica a noi» mormorò a Darren. «Abbiamo tutti un volto umano. E quando si sveglierà, diventerà una di noi.»



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Lo avete già letto? A me è piaciuto moltissimo, adoro questa autrice infatti ho letto molti suoi romanzi.

Aspetto i vostri commenti
Baci :flowers2.gif:
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:05
 
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masterbook
view post Posted on 6/3/2014, 16:49     +1   -1




Ciao!!! Altro appuntamento con la rubrica del giovedì...

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Un amore su misura di Sugar Jamison



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Cicciona e altre parole per grassa
Taglia forte
Paffuta
Tonda
Sovrappeso
Rubiconda
Corpulenta
Robusta
Procace
Giunonica
Pesante
Rubensiana
«Ellison? Sei davvero tu, tesoro?»
Non oggi, per favore non oggi. Ellis Garrett chiuse gli occhi e pregò intensamente mentre era in fila alla caffetteria Hot Lava Java. Molto, ma molto intensamente. Forse se si fosse rivolta al dio più appropriato, le avrebbe risparmiato quella tortura che rispondeva al nome di Agatha Toomey.
Gesù? Buddha? Zeus?
«Ellison? Ehiii!»
Dio, ci sei? Sono io, Ellis. Per caso, una ragazza potrebbe beneficiare di un miracolo oggi?
«Ellis!»
Evidentemente, no. L’unica cosa che Ellison desiderava era un biscotto, e non uno qualsiasi, ma un enorme biscotto black and white fatto di morbidissima pasta frolla sormontata da una golosa glassa metà bianca e metà nera. Sapeva che non avrebbe dovuto mangiare nessun delizioso biscotto gigante. Era solo martedì. E i biscotti, come ogni altro tipo di cibo grasso, erano proibiti oggi. Doveva comportarsi bene il martedì e il mercoledì, e ogni giorno che precedeva il week-end. Non mangerai snack ad alto contenuto calorico nei giorni lavorativi.
«Sì, signora Toomey. Sono proprio io» disse Ellis, ostentando un finto sorriso che sperò risultasse credibile. Si voltò a guardare quella donna insopportabilmente snella che teneva in mano una tazza di tè verde. ‘Sei davvero tu?’ La signora Toomey le aveva fatto quella domanda come se non conoscesse la risposta. Suvvia, siamo seri. Ellis non passava certo inosservata.



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? A me è piaciuto moltissimo leggere questo romanzo sopratutto per le misure della protagonista...


Aspetto i vostri commenti
Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:06
 
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masterbook
view post Posted on 13/3/2014, 16:25     +1   -1




Ciao!!! :bye1.gif: Appuntamento con la rubrica del giovedì...

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Dove lui finisce ed io comincio di C. Cardeno



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CAPITOLO UNO

JAKE

GUARDAI il corpo accanto a me - gambe lunghe, stomaco piatto, petto liscio - e chiusi gli occhi, chiedendomi come cazzo fossi finito qui. Non letteralmente, ovvio, perché il 'qui' era la mia stanza d’albergo. So benissimo come ci sono arrivato. Ma per 'qui' intendo come sono finito in una situazione dove voglio - no, dove ho bisogno di toccare un altro uomo, sentire quello stomaco e quel petto sotto le mie dita, e quelle lunghe gambe avvolte attorno a me. E non un uomo qualunque: Nate. Il mio migliore amico fin dal giorno in cui sono nato. E in questo caso intendo letteralmente.



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? A me è piaciuto molto leggerlo... mi ha fatto molta tenerezza


Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:06
 
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masterbook
view post Posted on 20/3/2014, 16:21     +1   -1




Buon pomeriggio forum!! Oggi è l'equinozio di primavera!!! Adoro la primavera, i fiori, i profumi, l'aria... è la mia stagione preferita insieme all'inverno. :wub:
Passiamo ora all'appuntamento con la rubrica del giovedì...

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:


Lover Enshrined. Un amore prezioso di J. R. Ward
6° della serie La Confraternita del Pugnale Nero.

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Prologo

Venticinque anni, tre mesi, quattro giorni, undici ore, otto minuti e trentaquattro secondi fa...

Il tempo non è, in realtà, un flusso ininterrotto verso l’infinito. Fino all’ultimo secondo del presente è malleabile. Creta, non cemento. Cosa di cui l’Omega era grato. Se il tempo fosse stato fisso e immutabile, lui non avrebbe tenuto tra le braccia il suo figlioletto appena nato. I figli non erano mai stati il suo obiettivo. Eppure in quel momento lui appariva trasformato.
«La madre è morta?» chiese al Fore-lesser che scendeva le scale. Buffo, se gli avessero chiesto che anno pensava fosse, avrebbe risposto il 1983. E, in un certo senso, avrebbe avuto ragione.
Il Fore-lesser annuì. «Non è sopravvissuta al parto.»
«Alle vampire accade spesso. È uno dei loro rari pregi.» E quanto mai opportuno, nella fattispecie. Uccidere la madre dopo che lo aveva servito così bene pareva una scortesia.
«Cosa devo fare del cadavere?»
L’Omega guardò il figlio che allungava la mano aggrappandosi al suo pollice. La stretta era salda. «Che strano.»
«Cosa?»
Era arduo esprimere a parole ciò che provava. O forse il punto era proprio questo: non si aspettava di provare nulla. Suo figlio doveva essere una controffensiva alla Profezia del Distruttore, una risposta calcolata nel quadro della guerra contro i vampiri, una strategia per assicurare la sopravvivenza dell’Omega. Suo figlio avrebbe dato battaglia in un modo nuovo, sterminando quella razza di selvaggi prima che il Distruttore intaccasse a poco a poco l’essenza stessa dell’Omega fino a non lasciarne traccia.




Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Io l'ho letto un po' di anni fa e ancora oggi mi è rimasto in testa...


Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:07
 
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masterbook
view post Posted on 27/3/2014, 19:33     +1   -1




Buona sera a tutti!!!

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Ballando con il fuoco di Edy Tassi



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Arianna sfiorò con una mano il corpetto di raso turchese e sistemò i numerosi strati del gonnellino di tulle che le copriva a malapena le natiche, mentre dall’altra parte del pesante tendone fucsia arrivava il ritmo ovattato della musica e il vociare dei clienti del locale.
«E chi saresti oggi? La fata turchina?»
Arianna si voltò, facendo un mezzo sorriso e sollevando una spalla nuda. «O la puffetta... Un confetto gigante... Che importanza ha? Tanto là fuori mi guardano solo le tette e il sedere...» Poi corrugò la fronte e osservò meglio Christine, la sua collega e coinquilina, notando che indossava ancora la tuta di ciniglia nera con cui era arrivata all’Icing on the Cake. «Tu non ti cambi?»
Christine si sedette sul tavolino del trucco di Arianna facendo dondolare una gamba, e sorseggiò il caffè che stringeva in mano. «Mi esibisco fra un’ora e qui si muore di freddo. Non ho nessuna intenzione di farmi venire una broncopolmonite perché sono rimasta mezza nuda più del necessario.»
Come evocato da quelle parole, un brivido improvviso scivolò lungo la schiena di Arianna, che si lasciò sfuggire una risatina e si sfiorò i lunghi ricci mogano. «Hai ragione, sembra sempre che ci sia una porta aperta da qualche parte!»
Christine annuì. «Secondo me lo fanno apposta. Per tenerci i capezzoli dritti come soldatini! Così si vedono bene sotto il costume.»
Arianna si guardò allo specchio. La scollatura profonda, decorata con la stessa passamaneria argentata del gonnellino, le arrivava quasi fino all’ombelico e le copriva a stento il seno pieno. «Mi sa che hai ragione.» Si sfiorò un capezzolo turgido. «Non ci avevo mai pensato.»



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate?


Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:08
 
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masterbook
view post Posted on 3/4/2014, 16:18     +1   -1




Ciao amici! :D

2s0e62a



ideata da Alessia del blog Il Profumo dei libri.


Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Linea rosa di Dina Silver



978-88-541-5446-9



Sydney
L’ultima sessione di esami mi travolse come una raffica di vento, e senza accorgermene, mi ritrovai a studiare come una matta in vista dell’appello finale all’università cercando di convincere mia madre a riprendermi a casa una volta laureata. Era il 1991 e lei aveva da poco iniziato a prendere il Prozac, dunque nutrivo qualche speranza. Un paio di mesi prima, dopo il Career day di primavera all’università di Purdue, avevo inviato il mio curriculum a cinque alberghi di Chicago e mi era stato offerto un contratto di apprendistato all’Intercontinental sulla Michigan Avenue. Avrei dovuto iniziare il primo agosto di quell’anno, ma prima mi toccava affrontare gli ultimi esami, la laurea e, probabilmente, un’altra estate a casa con quella donna. L’esame più difficile sarebbe stato Spagnolo, perché durante le lezioni non mi ero impegnata troppo, così dedicai molte ore di studio alla materia. Il giovedì sera, mentre il mi cerebro si smarriva nei meandri della lingua straniera, mi venne in mente che il ciclo non mi veniva. Non so perché il dubbio mi assalì in quel preciso istante. La mia coscienza si era avvicinata di soppiatto, mi aveva dato un colpetto sulla spalla e aveva fatto deragliare il treno dei miei pensieri. L’ultima volta che mi erano venute me la ricordavo benissimo, perché ero intrappolata in classe durante una lezione di Letteratura inglese senza salva slip, senza tampone e a un’ora dall’intervallo. Appena suonata la campanella, ero scappata in bagno, solo per scoprire che il distributore di assorbenti non veniva ricaricato da secoli. Fu una lunga, lenta camminata verso casa con un mucchio di carta igienica dura come la cartapecora che mi si muoveva nelle mutande. Presi l’agenda e cominciai a sfogliarla per cercare la data della lezione. L’argomento era “Donne malvagie” e precedeva di otto settimane esatte la sessione degli esami. Una nuvoletta di panico si addensò sopra la mia testa al pensiero di essere incinta.



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate?


Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:08
 
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masterbook
view post Posted on 10/4/2014, 17:18     +1   -1




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Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Cioccolata per due di Winston Lolly




cioccolata_per_due



Come faccio a fare la vedova? Le vedove portano occhiali con la montatura di corno, maglioni sformati che puzzano di naftalina, hanno la pelle come carta crespa, si chiamano Gladys o Midge e una volta alla settimana si incontrano con le amiche, vedove anche loro, per giocare a canasta. Io ho solo trentasei anni. Mi ero appena abituata all'idea di essere sposata, e avevo collaudato solo da tre anni l'espressione: «Io e mio marito, io e mio marito...» dopo una vita passata da single! Mentre ci aggiriamo per la stanza presentandoci agli altri partecipanti al gruppo di sostegno al lutto, sento il cuore che mi scoppia nel petto. Non mi stupisco che la gente abbia più paura di parlare in pubblico che della morte, dell'altezza e dei ragni. Ripeto tra me e me queste frasi: "Mi chiamo Sophie, vivo a San José e mio marito è morto". No. "Mi chiamo Sophie e mio marito è stato stroncato dal morbo di Hodgkin, un cancro che colpisce i giovani adulti." Ma forse questo loro lo sanno già. Il gruppo mi sembra molto ferrato sulle malattie. Un uomo con i capelli bianchi, la cui moglie è morta di cancro, dice che adesso, quando si sveglia la mattina, non deve più prepararle le uova in camicia o un bagno caldo e quindi non capisce che senso abbia alzarsi dal letto. Piange senza emettere alcun suono, le lacrime gli luccicano negli occhi e poi gli scivolano lungo le guance non rasate. Ha lo sguardo fisso a terra e tormenta il maglione con le mani, che sono rosa e maculate come la mortadella.


Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate?


Baci
Erica

Edited by masterbook - 23/9/2014, 18:08
 
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view post Posted on 17/4/2014, 17:15     +1   -1




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Questa rubrica consiste nel presentare l'incipit di un romanzo contenuto nella nostra libreria. L'incipit è un pezzo di qualche riga preso dalle prime pagine del romanzo scelto.

Regole della rubrica:

1. Prendete un libro a caso dalla propria libreria.
2. Copiate le prime righe del libro.
3. Includete anche il titolo e l'autore del libro per poterlo individuare facilmente.

Chiunque può commentare il mio incipit proposto o può proporne uno proprio.


Oggi ho scelto di postarvi l'incipit del romanzo:

Seduzione deliziosa di Tara Sivec



CopSeduzDelizDEF



1
Chi vuole un panino al roast beef?
Ciao, mi chiamo Claire Morgan e non desidero avere figli. Per tutte le donne che la pensano come me: è solo una mia impressione o sembra anche a voi di trovarvi a un incontro degli Alcolisti anonimi, ogni volta che qualcuno scopre che non volete un bambino? Dovrei alzarmi in piedi, salutare i presenti e confessare come sono arrivata nel settimo girone dell’inferno, in cui ho la sensazione di ritrovarmi costantemente? Una specie di casa degli orrori in cui sono circondata da donne incinte che mi chiedono di toccare le loro protuberanti pance mentre sono impegnate in approfondite discussioni sulla loro vagina. Non capiscono che le parole ‘placenta’ e ‘annessi fetali’ non dovrebbero mai essere pronunciate durante una conversazione. Mai. Specialmente in pieno giorno davanti a un caffè. Sapete cosa mi ha convinto che non desideravo rimanere incinta? Il video che abbiamo visto a lezione di educazione sessuale in prima media. Quello ambientato negli anni Settanta con una donna che urla come se la stessero uccidendo, con il sudore che le cola dal viso e il marito che le tampona la fronte con un asciugamano e le ripete che se la sta cavando benissimo. Poi, la telecamera inquadrava la scena del crimine tra le sue gambe: sangue, sostanze vischiose, altro sangue rappreso e quell’enorme, pornografico cespuglio da cui spuntava fuori una piccola testa. Quando il bambino cominciò piangere, gran parte delle ragazze intorno a me esclamò: «Oooh!» Invece io mi guardai intorno, borbottando disgustata: «Cosa diavolo vi prende? Tutto questo non è normale.» Da quel momento in poi, il mio motto diventò: ‘Non avrò mai dei figli.’ «Allora, Claire, cosa vuoi fare da grande?»
«Non avrò mai dei figli.»
«Claire, hai scelto la materia in cui vuoi laurearti?»
«Non avrò mai dei figli.»
«Gradisce delle patatine fritte come contorno?»
«Non avrò mai dei figli.»
Naturalmente ci sono sempre delle persone convinte di potervi far cambiare idea. Si sposano, fanno un bambino, e poi vi invitano a casa aspettandosi che siate sopraffatte dall’emozione appena vedete il loro piccolo, nuovo miracolo. In realtà, voi vi guardate intorno notando che nelle ultime sei settimane non hanno avuto tempo di pulire la casa, sentite l’odore dei loro corpi che da un paio di settimane non hanno avuto il tempo di immergere nella vasca da bagno, e le vedete alzare gli occhi al cielo quando chiedete loro quand’è stata l’ultima volta che hanno dormito una notte di fila. Le osservate ridere a ogni ruttino, sorriso e scorreggia del neonato. Riescono a parlare di cacca in ogni conversazione, e a questo punto bisognerebbe chiedersi chi sia veramente il pazzo, voi o loro.



Ecco il mio incipit di oggi, cosa ne pensate? Mi sono spinta un po' oltre ma era per dare un senso al concetto...


Baci
Erica

Edited by masterbook - 2/10/2014, 16:13
 
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19 replies since 23/1/2014, 13:09   284 views
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